C’è uno studioso che si chiama Pietro de’Crescenzi, noto anche come Piero Crescenzio, che è considerato il maggior agronomo del medioevo occidentale: infatti nel 1300 ha scritto in lingua latina il Ruralium Commodorum libri XII, colmando così un vuoto culturale durato mille anni.

Fino all’opera del Crescenzi, in Occidente, durante il Medioevo, le tecniche agronomiche e gli aspetti fondamentali della coltivazione delle terre non furono mai formalizzate in un testo di riferimento.

Forse per la sua provenienza dall’area di Bologna, dove il melone ha un’antica storia di coltivazione (come a San Matteo della Decima, oggi nel comprensorio del Melone Mantovano I.G.P.), il Crescenzi conosceva bene questo frutto, tanto da dedicargli alcuni passaggi del suo trattato.

Su Google Books è reperibile il testo originale nella versione in “fiorentino” del 1805 ad opera dell’Accademia della Crusca.

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